Ovidio, Tristia

Se difetti vedrai nel mio libro, come vedrai,
lettore, tu scusa l’occasione in cui nacque.
Sono un esule e cerco riposo, non fama, perché
la mente non sia sempre attenta ai suoi dispiaceri.
Così, stretto in ceppi, canta pure lo zappatore,
allevia l’opera dura con rozzi motivi.
Anche canta chi curvo alla riva fangosa con sforzo
trascina la tarda barca controcorrente;
e chi si porta al petto insieme i remi lenti
e muove a tempo le braccia battendo l’acqua.

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