Così il cigno bianco, quando la morte lo chiamo, nascosto
tra l’erba bagnata, canta sulle acque del Meandro.
No, non perché speri di commuoverti con le preghiere
ti parlo; ho iniziato la lettera senza il favore divino;
ma, se ho perso a torto i diritti, il nome, il corpo,
l’onestà, l’anima, perdere le parole è poco.
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