Lontano
E mi sembrava di essere lontano
da tutto quando i fianchi ti abbracciavo
da dietro e ti mettevo nella mano
passeggiando la mano e il caldo cavo
sentivo che sudava nella stretta.
Lontano da me stesso, in una favola.
E la sera scendeva senza fretta
sui ponti. Poi tra scie di luci scura
diventava l’aria e alla bicicletta
abbandonata, come per paura
di corsa si tornava e si tornava
per una via più breve alla sicura
casa, lontano, dove ci si amava